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5 dicembre 2010

Marta vuota il sacco...

Carissime scusate,
avrei dovuto scrivervi Giovedì,
ma non ce l'ho proprio fatta...
Vi scrivo da lavoro, anche se non c'è un cane in giro...
Quante giornate perse per dei capricci della mia principale, tanto lei è in montagna,
mica in negozio, chiusa come in una galera...




Veniamo al dunque...
Sono anni che sogno di aprire il mio negozio.
Finalmente ultimamente mi ero iniziata a muovere e prendere tutte le dovute informazioni.
Ero sempre più felice, perchè sempre di più sembrava che il mio sogno potesse realizzarsi...

E invece no.

Invece niente e nessuno ha intenzione di investire su una ragazza di ventotto anni.
Primo perchè sono donna, e di queste cose si occupano quasi sempre gli uomini,
che ti guardano come se fossi una cretina che si sveglia al mattino e dice la prima cavolata che le passa per la testa.

Mi sono imbattuta in un vero branco di uomini stupidi, saccenti, maschilisti e maleducati, che mi hanno trattano come una stupida.
Ho avuto modo di parlare con due donne, che mi hanno invece ascoltata e consigliata su come muovermi.
Due persone veramente preparate, niente a che vedere con quegli altri esseri, serie e gentili.

Sormontato tutto questo, dopo aver preso i contatti con tutti i fornitori, dopo aver trovato il negozio perfetto,
sono arrivata alla scoglio delle banche.

Li tutti i miei sogni si sono infranti.

Vi preannuncio che nessuno della mia famiglia, della famiglia di Claudio e Claudio stesso mi ha appoggiata e incoraggiata su questa strada, per loro è meglio un lavoro in cui sono schiavizzata ma sicuro.

E così in banca ho dovuto far tornare tutto un bellissimo sogno...
Ho il mutuo della casa intestato e quindi non posso avere un prestito per iniziare l'attività
a meno che qualcuno non mi faccia da garante.
E qui non me la sono sentita di coinvolgere persone che nemmeno approvano la mia decisione.
E se dovesse andare male?
Coinvolgerei persone che non c'entrano nulla e questo non lo voglio nel modo più assoluto.

Sennò, secondo un esponente della razza maschile che ho descritto poco fa, potrei licenziarmi e presentare in comune un progetto per poter accedere a dei fondi della comunità europea.
Peccato che redarre il progetto costi 2500 € e che la risposta, che potrebbe anche essere negativa,
arriva dopo otto/nove mesi dalla domanda...

Certo... e io nel frattempo come pago il mutuo, le bollette e tutto il resto?

La verità è che tutte le aggevolazioni che vanno sbandierando sono delle cavolate.
Se non hai un capitale tuo da investire nessuno ti da la possibilità neanche di iniziare.

Che le cavolate sugli aiuti ai giovani se le infilino dove dovrebbero stare.

E che tutti la piantino con questa storia che le donne sono trattate come gli uomini.
Vi giuro che il prossimo che me lo dice lo mangio.

P.S. Volevo aprire una libreria.
P.S: II: Lavoro da nove anni come libraia.

Meno male che domani ho tutto il giorno libero, mi darò all' albero di Natale e al presepe.

3 commenti:

  1. Una libreria..il mio sogno a ragazza.Volevo una libreria con annessa sala da té.Ora sembra una cosa normale ma 25 anni fa sembrava che parlassi di una sauna sulla luna. E anche a me hanno sempre detto: ma che?! sei matta ?
    Non ti arrendere, sei giovane, vedrai che ce la farai. E parla con il tuo fidanzato e con i tuoi genitori, spiegagli che hai dei sogni più grandi del posto dove lavori adesso. In bocca al lupo.Rosanna
    PS ma dov'è che lavori ?

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  2. eh si... parità di diritti ma quando??? ma dove??? qui da noi è idem... la parità esiste SOLO ed UNICAMENTE nelle campagne elettorali ecco dove tutti (specialmente i partitoni) sventolano a bocca larga la parità!
    Mah e se invece inzi, continuando a lavorare di la, a pensare ad un locale dove metti a disposizione libri da leggere, tipo uno scambio/baratto, magari "offrendo" una tazza di tea, qualche biscotto... coinvolgendo qualche tua amica... in qualche locale del comune/scuola/chiesa/cantina di casa tua....
    Facendo pagare una tessera ....?????
    Praticamente .... vedo ora che Rosanna ha detto la stessa cosa... quindi... l'idea è valida allora!!!!
    ciao ciao
    Antonella

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  3. Grazie per l'incoraggiamento! Di certo non abbandonerò il mio sogno! E' solo rimandato, spero solo di non doverlo rimandare troppo in là...L'idea della sala da tè è molto bella e ci avevo pensato anche io, però deve essere in un posto centrale e i negozi in centro hanno affitti troppo alti... Ma non preoccupatevi , la parola arrendersi per ora non è annoverata nel mio vocabolario! Un bacione!

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